Questa malattia in origine era chiamata family amyloidosis cutaneous o x-linked amyloidosis cutaneous o amiloidosi Partington, amiloidosi cutanea Partington, sindrome Partington di tipo II, Disordine reticolare della pigmentazione. Poi, dopo ulteriori ricerche sui pochi casi conosciuti è emerso che i sintomi sono diversi e si è deciso di dare alla sindrome il suo nome attuale.
E' una malattia molto rara, di origine genetica, con sviluppo cronico. Il gene responsabile è stato identificato.
La XLPDR è considerata una delle forme più rare di Displasia Ectodermica in quanto molti dei suoi sintomi coincidono con quelli della D.E. E' una condizione cutanea che è stata descritta nelle donne adulte che presentano striature lineari di iperpigmentazione che seguono le linee di Blasko, morfologicamente simili allo stadio 3 della incontinenza della pigmentazione. E nella quale i pazienti maschi manifestano una pigmentazione della pelle reticolata e a macchie che, in biopsia, evidenziano depositi cutanei di amiloide. I capelli sono spesso disordinati, o a spazzola verso dietro e con l'attaccatura bassa sulla fronte, le sopracciglia hanno una forma particolare. La cute si presenta molto secca e squamosa.
Fra le manifestazioni extracutanee associate alla malattia sono state descritte:
• Infezioni respiratorie
• Fotofobia e discheratosi corneale
• Ipoidrosi con grande deficit nella termoregolazione
• Ritardo della crescita
• Disturbi gastrointestinali
• Problemi renali
• Calcoli renali
• Infezioni urinarie
• Piedi e mani palmate
• Scompenso elettrolitico
• Linfoedema
• Anomalie della tiroide
Al momento sono state accertate circa 21 persone in tutto il mondo ( maschi con i sintomi estesi, femmine con le linee di Blasko) che hanno la XLPDR, il che è probabilmente dovuto alla estrema difficoltà nel reperire informazioni su questa malattia.
Ad oggi abbiamo trovato e siamo in contatto una famiglia in Texas (USA) e tre famiglie in Canada, con più membri affetti, Australia due famiglie, Dallas ,Spagna , Cina, Cile, Isdraele. Quello di Alex è l'unico caso conosciuto in Italia. Ma è lecito immaginare che i casi siano molti di più. I dottori infatti ignorano per lo più l'esistenza di questa malattia, e non sono quindi in grado di riconoscerla.
Per questo è molto importante diffondere queste informazioni, soprattutto fra i pediatri. Sono loro, infatti, quelli che hanno il primo contatto con le problematiche legate a questa malattia, identificare quanto prima il problema, per evitare perdite di tempo e diagnosi sbagliate.
Come in ogni malattia, ogni paziente fa storia a se. Non è detto che una persona ammalata di X-linked-PDR debba presentare tutti i sintomi elencati. |